Luoghi Particolari di Roma I posti poco conosciuti da Vedere

Tutti, o quasi, conosciamo i posti piú famosi di Roma, quelli piú frequentati dai turisti. Ad esempio il Colosseo, San Pietro, la fontana di Trevi o Piazza Navona. Posti bellissimi, che ci lasciano sempre a bocca aperta anche dopo che si siamo tornati tante volte. Esistono però altri posti, siti meno battuti e meno conosciuti, posti romantici che meritano una visita, di essere scoperti. Abbiamo preparato per voi una lista, una classifica dei luoghi particolari di Roma, che ci hanno particolarmente affascinato e che vi invitiamo a scoprire. Eccoli qui:

Una piramide al centro di Roma

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Vedere una piramide di 2000 anni nel centro di Roma è sconcertante e allo stesso tempo divertente. Cementata saldamente nel vecchio muro di confine dell’800, costruito dall’imperatore Aureliano , lascia un’impressione profonda. Ci si chiede se sia stata trasportata dall’Egitto. In realtà è stata costruita proprio in epoca imperiale quando c’era la moda a Roma di incorporare reliquie e immagini egizie nella vita delle persone.

La piramide, alta 36 metri, fu costruita come tomba di Gaio Cestio Epulone, un Pretore che morì nel 12 a.C. I visitatori possono visitare ed esplorare l’interno della tomba durante due giorni aperti al mese. Un’opportunità perfetta per chi cerca luoghi storici da visitare.

Cimitero Acattolico degli artisti e dei poeti

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situato dietro la Piramide di Caio Cestio c’è questo piccolo e raccolto cimitero acattolico. Una Roma segreta che fa parte dei luoghi magici di di pace e tranquillità a pochi passi dal centro, vicinissimo all’ omonima fermata della metro B, Piramide. Qui ci sono tombe di duecento anni fa, ci sono sepolti i poeti che hanno soggiornato a Roma e che qui sono morti che Shelley, Story e Keats. sulla cui tomba c’è scritto questo epitaffio:

Questa tomba contiene i resti mortali di un GIOVANE POETA INGLESE che, sul letto di morte, nell’amarezza del suo cuore, di fronte al potere maligno dei suoi nemici, volle che fossero incise queste parole sulla sua lapide: “Qui giace uno il cui nome fu scritto sull’acqua.

Parco dell’ acquedotto dell’ Appia

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uno stupendo parco che si sviluppa su quella che i romani chiamavano “regina viarum“, la via Appia,strada regina che partiva dalle tombe di Caracalla ed arrivava fino a Brindisi. Qui si passa accanto a uno dei principale acquedotti romani, ancora splendidamente intatto. Siamo in un luogo incontaminato e possiamo passeggiare oppure andare in bici attraverso il basolato dell’ antica via Appia, torri medievali, tombe romane e ville patrizie, famosa la Villa dei Quintili.

I gatti di Largo Argentina sul luogo del delitto di Giulio Cesare

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D’accordo, Largo di Torre Argentina non è completamente fuori dagli itinerari turistici, ma qualcuno ci passa di fronte senza conoscere l’importanza del luogo. Qui Giulio Cesare è stato assassinato per mano di Bruto nell 44 a.c. (Idi di marzo) mentre presiedeva una riunione del Senato, dove ci sono i resti della Curia di Pompeo.

La cosa più interessante dello spazio aperto non è solo la storia sulla morte del generale romano, ma è la quantità di gatti che vivono qui dentro. Una numerosissima colonia di felini curati e coccolati da una serie di volontari.

Street art di via Ostiense

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A Roma non mancano edifici di marmo e mattoni sbiaditi in quasi ogni angolo, potrebbe quindi sorprendervi sapere che la città è inondata di colori grazie alla scena della street art locale e alla comunità alternativa.

Ci sono diversi quartieri in cui troverai fantastici street art e murales unici, c’è il Pigneto e ed il Quadraro che sono due dei quartieri più interessanti e fuori mano che vale la pena visitare se ne hai il tempo, insomma una Roma nascosta ai grandi tour, a quelli piú noti. Un’altra grande area per trovare palazzi decorati con la street art è Ostiense , in particolare in via del porto Fluviale, dove potete passare la serata a bere nei tantissimi localini della zona, vicinissima anche a Testaccio, altro luogo sacro della notte romana. Qui tra via del Gazometro e via delle Conce c’è un palazzo decorato dall’ artista italiano BLU, famoso in tutto il mondo.

la Centrale Montemartini

 

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sempre nel quartiere Ostiense, proprio in via Ostiense 106 c’è l’ingresso di un museo particolare, la Centrale Montemartini. Qui nel 1912 fu inaugurata la centrale termoelettrica che fino alla fine degli anni 50 produceva energia elettrica per la città. Turbine a vapore alimentate da carbone e motori diesel a nafta davano la luce alla città.

Nel 1997 è stata riconvertita in un museo, dentro, tra macchine di archeologia industriale di un tempo splendidamente mantenuto, ci sono 400 statue e tantissimi altri pezzi di epoca romana che dovete assolutamente vedere. In piú una chicca, il treno di papa Pio IX, risalente al 1858, tre favolose carrozze ancora intatte. Prezzo del biglietto 7.5 euro.

Il Museo dell’ arte del XXI secolo

Roma ha tremila anni di storia, ma si può anche dare uno sguardo al futuro con l’arte contemporanea. C’è da visitare il bellissimo il MAXXI ( Museo nazionale delle arti del XXI secolo ) di via Guido Reni, fantastico per chi ama l’arte . Con opere di artisti locali e riconosciuti a livello internazionale, il museo è un luogo anche divertente dove trascorrere un’ora o due e merita un posto di rispetto nelle cinque migliori gallerie d’arte del mondo. La prima domenica del mese si può accedere gratuitamente l’ esposizione permanente al piano terra.

Il quartiere un po’ gotico Coppedè

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uno dei posti particolari piú curiosi da vedere, si tratta degli edifici del quartiere Coppedè che sono strani, insoliti e del tutto imprevedibili. I palazzi sono generosamente decorati e fanno venire in mente le opere di un surrealista come il maestro spagnolo Gaudì .

Il quartiere si trova nella parte nord di Roma tra piazza Buenos Aires e via Tagliamento, a ridosso del quartiere Trieste, ed è opera dell’ architetto Gino Coppedè che ha realizzato 26 palazzine e 17 villini tra il 1913 ed il 1926. Di particolare pregio è il Villino delle Fate caratterizzato da una totale asimmetria, con archi e fregi medievali realizzato con la fusione di diversi materiali, come il marmo, il laterizio, il travertino, la terracotta, il vetro. Qui in , piazza Mincio, nel 1980 Dario Argento girò alcune scene di “Inferno” con Eleonora Giorgi. Nella stessa piazza c’è la FONTANA DELLE RANE sempre opera di Coppedè.

La Garbatella un Rione Bellissimo

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Una passeggiata a Roma insolita? Provate a farla alla Garbatella. Se non avete la macchina prendete la metro e scendete nell’ omonima fermata della linea B ed andate a piazza Benedetto Brin detto anche il “Pincetto”, uno dei posti carini a Roma per stare in tranquillità senza caos. Qui fu messa la prima pietra dal Re Vittorio Emanuela per la costruzione di questo incredibile quartiere che fu denominato “città giardino”.

Scendete da Piazza Brin centralmente e perdetevi nelle stradine, nei cortili di queste che una volta erano case popolari e lo sono ancora, affidate ai vari enti di previdenza. Qui architetti del ventennio come Adalberto Libera, Angiolo Mazzoni, Innocenzo Sabbatini diedero sfogo alla loro creatività per realizzare alloggi popolari insoliti, bassi, spaziosi, con ampi cortili dove la gente ancora si incontra e si ferma a parlare.

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